Sette e Ottocento
Santi Sergio e Bacco degli Ucraini
È una piccola e antichissima chiesa di rito ucraino-bizantino, dedicata a due santi martiri siriani, ufficiali dell’esercito romano, martirizzati nel 303 sotto l’imperatore Diocleziano.
Specifiche | Chiesa nazionale (Ucraina)-già parrocchia diocesana, soppressa nel 2022 |
Proprietà | Esarcato apostolico d'Italia |
Affidamento | Esarcato apostolico d'Italia |
Accesso | 8:00-17:00 |
Bibliografia | M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891; C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004; Roma sacra –Itinerario 28–Elio De Rosa editore-2004; Parrocchia dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini a Roma-brochure ukr-parafia-roma.it |
Indirizzo | Piazza della Madonna dei Monti, 3 – Rione Monti |
Realizzazione | Nucleo originario del IX secolo, ricostruita nel XVII secolo e quindi riedificata nel 1741 |
Stile architettonico | Neoclassico |
Architetto | Francesco Ferrari (nd-1744) |
da non perdere | Immagine della Madonna del Pascolo sull’altare maggiore |
Storia
Essa ha origini antiche, già ricordata nel 796 e menzionata ancora nel IX e nell’XI secolo come San Sergio in Suburra. La chiesa nel corso dei secoli fu assegnata dai papi a vari conventi e monasteri, finché nel 1641 Urbano VIII la assegnò definitivamente ai Monaci Ruteni di S. Basilio i quali vi annessero un collegio che fu adattato ad ospizio per i pellegrini ucraini. Da una immagine mariana scoperta nel 1718 sotto l'intonaco del muro contiguo alla sagrestia e collocata nel 1730 sull'altare maggiore, la chiesa fu anche chiamata "Madonna del Pascolo". A seguito di questa scoperta, nel 1741, la chiesa fu riedificata da Francesco Ferrari. La chiesa subì altre modifiche alla fine del Settecento e poi nel 1896. Dal 1961, è una delle tre chiese nazionali degli Ucraini di Roma. Nel 2022 la parrocchia ha cessato di essere una parrocchia diocesana di Roma e ha modificato il nome in “Madonna di Zhyrovyci e Santi martiri Sergio e Bacco”.
Esterno
La facciata ottocentesca, restaurata nel 1970, è in forme neoclassiche e presenta tre ordini. Al primo apre un portale seicentesco ai cui lati, entro nicchie, sono poste statue di alti dignitari della chiesa ucraina; sopra di esso, nel secondo ordine, apre una grande finestra ad arco affiancata dagli stemmi di papa Leone XIII e dei Basiliani. Al terzo ordine si trova una finestra con cornice mistilinea sormontata da un timpano triangolare e altre due nicchie con statue.
Interno
L’attuale interno della chiesa è risultato di numerosi restauri, a partire dal XVII secolo. E’ a navata unica coperta da una volta a botte con un affresco settecentesco di Sebastiano Ceccarini con la Madonna in Gloria e angeli (1741). Al centro della parete destra è presente un altare con una pala che raffigura S. Basilio, opera di Ignazio Stern (1741 circa).
Il presbiterio è chiuso da una moderna iconostasi che ha però conservato alcune parti della precedente, andata distrutta: tra questi i dipinti dei cancelli laterali e del cancello centrale. Sulle pareti del presbiterio sono poste due tele della metà del XVIII secolo con la Natività e l’Educazione della Vergine.
L’altare maggiore è ornato da un’edicola con due colonne in verde antico e capitelli corinzi in bronzo, realizzata nel Settecento da Filippo Barigioni. Al suo interno è posta l’immagine rivestita d’argento della Madonna del Pascolo.
Anche sulla parete sinistra si trova un altare, del tutto analogo a quello del lato opposto, con un dipinto, anch’esso delle Stern, che raffigura i santi titolari Sergio e Bacco.
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