San Giovanni della Malva - Le Chiese di Roma

panoramica
cupole di Roma
Vai ai contenuti
Sette e Ottocento
San Giovanni della Malva
banner_sgiovanni della Malva
Il nome San Giovanni "della Malva" sembra derivi dalla storpiatura popolare della espressione "mica aurea", con il quale nel Medioevo si indicava quella parte del colle gianicolense oggi chiamata Montorio caratterizzata dalla presenza di una terra che sembrava "sabbia dorata".
separatore
Specifiche
Rettoria-Chiesa nazionale (Albania)-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Dorotea
Proprietà
Fondo Edifici di Culto
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
9:00-12:00 e 16:00-18:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Fondo Edifici di Culto-San Giovanni della Malva
Indirizzo
Piazza di San Giovanni della Malva – Rione Trastevere
Realizzazione
Esistente dal XII secolo, restaurata nel XV e ricostruita nel XIX secolo
Stile architettonico
Neoclassico
Architetto
Giacomo Moraldi (nd-nd)
da non perdere
Pala dell'altare maggiore
separatore
Storia
La chiesa originaria è di epoca medievale: la prima testimonianza documentata risale al 1123, quando si chiamava San Giovanni a Porta Settimiana, nome cambiato nel XIV secolo in San Giovanni al Gianicolo in quanto la chiesa si trovava infatti ai piedi del clivio che conduce al culmine del suddetto colle. Restaurata nel 1475 e di nuovo nel 1641, nel XVIII secolo cadde in forte stato di degrado al punto da essere demolita nel 1818. Fu ricostruita nel 1851 su progetto di Giacomo Monaldi. La chiesa è dal 2004 concessa alla comunità cattolica albanese.
Esterno
La chiesa ha una facciata tripartita e timpano triangolare; sopra la porta vi è un bassorilievo raffigurante la Vergine Maria con i SS. Giovanni Evangelista e Giovanni Battista. Questo ricorda che la chiesa è stata nel passato dedicata all'Immacolata e ai due santi di nome Giovanni. Ancora nella facciata si trovano due stemmi con l'agnello e l'aquila che alludono ai due santi.
Interno
L'interno si presenta a croce greca con cupola emisferica. Precede la chiesa un atrio sopra il quale è posta la cantoria e una cappella senza dedicazione sulla sinistra. La cappella sulla destra dell’atrio è dedicata all'Immacolata Concezione e presenta uno altare neobarocco in pietra policroma.
Dell'antica decorazione della navata non rimane più niente; sono esposte solo opere del Settecento e dell'Ottocento, per lo più di autori ignoti. L'interno della cupola è decorato con un motivo geometrico di trapezi collegati, e c'è un oculo vetrato in cima.
La cappella di destra è dedicata a S. Camillo de Lellis e ha una pala d'altare che raffigura il santo in adorazione del Crocifisso, opera di Gaetano Lapis (XVIII secolo).
L'ingresso al presbiterio è protetto da una bassa barriera con balaustre in marmo nero e il pavimento all'ingresso è in marmo policromo.
L’altare maggiore presenta una pala d'altare che raffigura la Madonna fra i santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, di autore ignoto.
La cappella sul lato sinistro dedicata a Nostra Signora di Guadalupe e la pala d'altare è una copia della famosa icona.
separatore
GALLERY

Created with WebSite X5
Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
Torna ai contenuti