Il Barocco
Santa Rita da Cascia alle Vergini
A pochi passi dalla fontana di Trevi, c'è questa piccola chiesa dedicata a S. Rita da Cascia, la "Santa delle Grazie Impossibili" e costituisce un vero gioiello del barocco romano.
Specifiche | Rettoria-Chiesa regionale (Unbria)-luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Ss. XII Apostoli |
Proprietà | Diocesi di Roma |
Affidamento | Clero diocesano |
Accesso | da LUN a VEN 07:00-17,30; SAB 17:00-19:30; DOM 11:00-12:30 |
Bibliografia | M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891; C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004; Roma Sacra-Itinerario 4–Elio De Rosa editore-1995; santaritaallevergini.it |
Indirizzo | Via dell'Umiltà, 33 – Rione Trevi |
Realizzazione | Costruita tra il 1615 e il 1689 e riconsacrata nel 1904 |
Stile architettonico | Barocco |
Architetto | Fontanino Domenico Castelli (nd-1657) - Mattia De Rossi (1637-1695) |
da non perdere | Affresco della cupola |
Storia
Fu edificata nel 1615 con il titolo di Santa Maria delle Vergini al posto di una preesistente chiesetta denominata Santa Maria in Cannella e affidata alle cure delle monache Agostiniane del Collegio di Nostra Signora del Rifugio.
La chiesa fu poi ricostruita nel 1634 su progetto di Francesco Peparelli perché troppo piccola per le esigenze del collegio e nel 1636 fu consacrata la nuova Chiesa.
Il convento fu completato nel 1660 su progetto di Domenico Castelli; negli anni successivi, sotto la direzione di Mattia De Rossi fu portata a termine la decorazione interna mentre la facciata fu completata solo nel 1696 e il campanile fu aggiunto nel 1689.
La chiesa e il monastero furono agostiniani fino al 1871, anno in cui furono confiscati dallo Stato italiano, insieme al convento, e sconsacrata.
Nel 1904, quando la Chiesa di Santa Rita da Cascia in Campitelli, ai piedi del Campidoglio, fu smantellata per la costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II, la chiesa fu riconsacrata per ospitare la Confraternita della SS. Spina Corona di Nostro Signore Gesù Cristo e di Santa Rita da Cascia che in quello aveva la sua antica sede; così la chiesa fu riconsacrata e dedicata a S. Rita da Cascia.
Esterno
La facciata è a due ordini con due coppie di lesene corinzie bordate incassate che fiancheggiano il portale che presenta un’ampia cornice in travertino sotto un timpano triangolare con l’iscrizione dedicatoria.
Interno
La chiesa è a croce greca con cupola e tre altari: la decorazione è di epoca barocca, con ornamenti in stucco e rivestimenti opera di Filippo Carcani, (1683); la cupola è affrescata con la Gloria del Paradiso (1695 ca.) attribuita a Michelangelo Ricciolini.
L'altare laterale destro, dedicato a S. Agostino, conserva una pala con S. Agostino e S. Monica, opera di Pietro Lucatelli, della scuola di Pietro da Cortona (XVII secolo).
All’altare maggiore trova posto La Morte di Santa Rita, dipinta da Arturo Ferretti nel 1911; ai lati dell'altare sono collocate statue in stucco di S. Agostino e di S. Giuseppe con Gesù Bambino (1863) opera di Filippo Carcani. La volta sopra l'altare presenta un affresco della Trinità in gloria di Ludovico Gimignani.
L’altare di sinistra, dedicato a S. Maria Maddalena, presenta il dipinto di Giovanni Battista Mercati con Cristo e la Maddalena (XVII secolo).
La successiva cappella della Madonna di Lourdes è stata costruita a forma di grotta nel 1912.
Nella controfacciata trovano posto una monumentale la cantoria in legno scolpito e dorato, con testine di suore ad ornamento delle mensole.
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