Chiese barocche di Roma - Le Chiese di Roma

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cupole di Roma
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Il Barocco
L'era del Barocco
Dagli inizi del XVII secolo e per tutta la durata del Seicento, Roma è protagonista indiscussa dell’arte e dell’architettura barocca. Questo stile risultava strettamente legato al clima culturale della Controriforma e dunque all’opera dei papi mecenati. Le opere realizzate in questo momento storico sono caratterizzate da una forte natura illusionistica e finalizzate al destare meraviglia e stupire l’osservatore. Occorre sottolineare come nel campo dell’architettura religiosa, la Chiesa abbia avvertito la necessità di rispondere in maniera sistematica alle obiezioni della Riforma luterana; di conseguenza, il recupero del suo ruolo nel mondo cristiano occidentale si servì del linguaggio dell’arte. L’artista era chiamato ad esprimere il messaggio della Chiesa di Roma in maniera accurata, coinvolgente e persuasiva. Il risultato venne ottenuto con la rappresentazione prospettica di edifici o elementi architettonici che potesse modificare agli occhi degli osservatori la realtà spaziale dell’ambiente in cui essi si trovavano. Inoltre, in tale contesto, si celebrava ai massimi livelli la vita dei principali santi e protagonisti dei principali ordini che diedero impulso alla diffusione del messaggio cristiano. Per questo motivo, anche l’impianto architettonico delle chiese rispondeva a criteri particolari: la navata era unica perché il fedele doveva focalizzarsi sull’altare, e sulla parte comunicativa della liturgia. Questa esigenza risultava proprio espressa dai dettami del Concilio di Trento.
Di questo insieme le chiese barocche costituiscono una cospicua maggioranza relativa tra gli edifici sacri ancora oggi presenti a Roma. Edifici sacri che sono tra gli elementi costitutivi dell’immagine cittadina così come siamo abituati a riceverla: cupole, facciate solenni, moltitudine di colonne, dorature, stucchi dorati e candidi, statue in grande quantità agitate e mosse; in sostanza un insieme di immagini, visioni e impressioni tali da rimanere indelebili negli occhi e nella mente di ogni persona, romano o pellegrino, che si avvicini ad essi.
I luoghi sacri inoltre testimoniano anche una ben diversa mentalità rispetto a quella precedente, degli inizi dell’età controriformistica: la Chiesa non era più pressata dall’emergenza dell’eresia luterana, non era più per così dire raccolta in difesa, ma poteva mostrarsi anche e soprattutto come trionfante, attraverso l’esaltazione della Fede e, al contempo, essere esaltata nella gloria degli aspetti emotivi che sempre alludono a quelli sovrannaturali.
cover Barocco
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San Gregorio a Ponte Quattro Capi
San Sebastiano al Palatino
San Bonaventura al Palatino
San Callisto
Santa Maria del Buon Viaggio
Santa Maria dei Sette Dolori
San Giacomo alla Lungara
Santa Margherita in Trastevere
Santa Maria della Pietà al Colosseo
San Francesco d'Assisi a Monte Mario
Santi Andrea e Gregorio al Celio
Sant'Isidoro a Capo le Case
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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