Santa Croce e Bonaventura - Le Chiese di Roma

panoramica
cupole di Roma
Vai ai contenuti
Il Barocco
Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi
banner_s Croce e Bonaventura
Chiesa nazionale dei lucchesi residenti a Roma, reca tracce di una forte continuità come monumento e luogo di culto.
separatore
Specifiche
Chiesa annessa-Chiesa regionale (Toscana)-luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Ss. XII Apostoli
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Società di Maria Riparatrice  (S.M.R.)
Accesso
12.0-13.00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Roma Sacra-Itinerario 4–Elio De Rosa editore-1995;
Indirizzo
Via dei Lucchesi, 3 – Rione Trevi
Realizzazione
Eretta nel 1695 su preesistenti chiese medievali, restaurata nel XIX secolo
Stile architettonico
Barocco
Architetto
Mattia De Rossi (1637-1695)- Virginio Vespignani (1808-1882)
da non perdere
Soffitto a cassettoni
separatore
Storia
Fu edificata mel 1695 sulle rovine della chiesa medievale (IX secolo) di S. Nicola de Portiis.  i cui resti sono visibili nei sotterranei della chiesa attuale.
L’antica chiesa venne concessa nella seconda metà del Cinquecento ai Frati Minori Cappuccini che la dedicarono a S. Bonaventura.
Quando questi, nel 1631, si trasferirono nel convento a Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, Urbano VIII concedette la chiesa ai Lucchesi, i quali avevano a Roma una piccola comunità costituita soprattutto da mercanti e la dedicarono alla Santissima Croce. L'antica chiesa dei Cappuccini fu completamente ristrutturata nel 1682-1683 da Mattia de Rossi e poi restaurata nel corso del XVIII secolo e quindi nel 1859-1863 ad opera di Virginio Vespignani, al quale risale gran parte dell'attuale decorazione.
Esterno
La facciata presenta un solo ordine con un ampio portale affiancato da due corpi più bassi cui si accede da un'ampia scalinata. L'unico ingresso presenta un portale con una iscrizione dedicatoria sopra l'architrave; a coronamento del portale è posto un timpano triangolare.
Sull'estremità destra si trova il piccolo campanile che probabilmente sostituì una torre medievale quando subentrarono i Cappuccini.
Interno
L’interno a navata unica e tre cappelle per lato venne modificato da Virginio Vespignani tra il 1859 e il 1863. Il soffitto a cassettoni risale al 1637-1677, ed è stato progettato da Mattia de Rossi. La lavorazione del legno è finemente intagliata e dorata. Sono presenti grandi pannelli ad affresco, realizzati da Giovanni Coli e Filippo Gherardi, della scuola di Pietro da Cortona. Il soggetto è L'esaltazione della croce al suo ritorno a Gerusalemme da parte dell'imperatore Eraclio.
La prima cappella a destra è dedicata a S. Zita, la santa lucchese protettrice dei domestici, che presenta ricche decorazioni marmoree e una pala d'altare che rappresenta la santa, opera di Lazzaro Baldi (XVII secolo). Segue la cappella dedicata alla Santissima Trinità, con la pala d'altare di Maria Immacolata di Biagio Puccini (1690 ca.). Sulle pareti vi sono dipinti degli inizi del XVIII secolo di Francesco del Tintore e di Domenico Maria Muratori.
Quindi si incontra la cappella dedicata allo Spirito Santo e la pala d'altare di autore ignoto del XVII secolo raffigura Lo Spirito Santo effuso sugli Apostoli nella Pentecoste.
Il presbiterio presenta un’abside quadrata, con cupoletta su pennacchi affrescati con angeli e santi con i simboli della Passione. L'altare maggiore ha una coppia di colonne corinzie con capitelli dorati; la pala d'altare è un grande dipinto raffigurante il Volto Santo di Lucca, il Crocifisso venerato nel duomo di Lucca. Sulle pareti laterali dell'abside si trovano dipinti con motivi legati alla devozione al Volto Santo, di Francesco Grandi (XIX secolo). Dalla zona presbiteriale, attraverso la sagrestia, si accede agli antichi ambienti della originaria chiesa di San Nicola de Portis.
Passando al lato sinistro della navata, la prima cappella è dedicata a S. Bonaventura. La pala d'altare riflette la dedica originaria di questa cappella, che era all'Assunzione di Nostra Signora. Raffigura Maria Assunta, venerata dai santi Francesco d'Assisi e Girolamo. Sulle pareti laterali sono raffigurati vari santi.
Segue la cappella chiamata Pantheon dei Lucchesi con la pala d'altare del Domenichino del XVII secolo che raffigura L'Incoronazione della Vergine. Nella cappella successiva, dedicata al Santissimo Crocifisso, si trovano un crocifisso ligneo settecentesco e dipinti di Giovanni Coli e Filippo Gherardi (XVII secolo).
Sulla controfacciata si trovano due grandi statue di santi lucchesi, S. Frediano e S. Paolino di Lucca.
separatore
GALLERY

separatore
Created with WebSite X5
Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
Torna ai contenuti