Ss. Bartolomeo e Alessandro - Le Chiese di Roma

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Il Barocco
Santi Bartolomeo e Alessandro dei Bergamaschi
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Incuneata tra i grandi palazzi di piazza Colonna, è la chiesa nazionale dei Bergamaschi emigrati a Roma.
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Specifiche
Chiesa annessa-Chiesa regionale (Lombardia)-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Maria in Aquiro
Proprietà
Arciconfraternita dei Santi Bartolomeo ed Alessandro dei Bergamaschi
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
DOM 10:00 e MER 13:15

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
Roma Sacra – Itinerario 2- Elio De Rosa editorei-1995;
F. Gizzi – Le chiese di Roma del Sette e Ottocento – Newton 1995
www.arciconfraternitabergamaschi.it
Indirizzo
Piazza Colonna – Rione Colonna
Realizzazione
Realizzata nel 1569 e restaurata nel 1725 e nel XIX
Stile architettonico
Barocco
Architetto
Giovan Battista Contini (1642-1723) - Carlo De Dominicis (1696-1758) - Giuseppe Valadier (1762-1839)
da non perdere
Dipinti e pale realizzate tra il XVI e XVIII secolo
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Storia
La chiesa fu edificata tra il 1569 e il 1573, per iniziativa del sacerdote spagnolo Ferrante Ruiz, inizialmente come cappella annessa all’Ospedale dei Pazzarelli (primo ospedale per malati di mente sorto a Roma agli inizi del Cinquecento) e dedicata a Santa Maria della Pietà. Trasformata successivamente in una chiesa vera e propria, nel 1725 divenne proprietà dell’Arciconfraternita dei Bergamaschi, la quale vi aggiunse il titolo dei santi Bartolomeo e Alessandro. Scopo dell’Arciconfraternita era l’assistenza nei bisogni religiosi, morali e materiali dei cittadini di Bergamo che vivevano stabilmente a Roma. Significativi interventi di ristrutturazione della chiesa furono realizzati tre il 1836 ed il 1839 sotto la direzione di Giuseppe Valadier. A Giuseppe Sacconi si deve l'attuale assetto della chiesa, con la volta affrescata di Emilio Retrosi, nel 1902. Tra il 2004 e il 2006, sono stati realizzati ulteriori restauri.
Esterno
La facciata in stile barocco presenta un solo ordine, con un timpano triangolare ondulato, ed è opera di Giovan Battista Contini e Carlo de Dominicis. Una coppia di lesene doriche rettangolari incornicia e sorregge una trabeazione il cui fregio reca l’iscrizione dedicatoria. Sul portale d’ingresso è posto un avviso, in italiano e in dialetto bergamasco, che invita a visitare la chiesa.
Interno
L’interno della chiesa è ricco di iscrizioni e lapidi che illustrano momenti significativi della storia dell’Arciconfraternita dei Bergamaschi e della chiesa stessa, nonché di dipinti e pale realizzate tra il XVI e XVIII secolo.
La navata presenta tre cappelle per lato. L'affresco della volta a botte, opera di Emilio Retrosi, raffigura la Madonna della Pietà con i santi Bartolomeo, Alessandro e Agnese. Il soffitto è a tre volte laterali lunettate per lato su finestre e questi archi lunettati hanno sei medaglioni che riportano le virtù che la chiesa ha attribuito alla Madonna.
La prima cappella a destra è ora dedicata a Papa S. Giovanni XXIII, considerato il cittadino di Bergamo più illustre del XX secolo. Sull’altare è un ritratto ufficiale del pontefice, realizzato nel 1960 da Natale Bertuletti. Sotto l'altare si trova un reliquiario contenente uno zucchetto appartenuto a Papa Giovanni. La seconda cappella a destra è dedicata ai santi Fermo e Rustico, martiri durante le persecuzioni di Valeriano. Sull’altare è raffigurato il Processo ai santi, opera di Giovanni Antonio Valtellina.
Prima della cappella successiva è posta una statua lignea di Cristo alla Colonna di Filippo del Borgo (1569); la cappella che segue è dedicata alla Crocifissione e conserva un crocifisso ligneo anonimo della metà del XVI secolo.
Al presbiterio si accede attraverso un arco trionfale che scaturisce da pilastri con semicolonne ioniche sulle facce interne e lesene sugli altri due lati. Il soffitto è a crociera con tondo circolare recante l'emblema della croce greca.
L'altare maggiore ha una base a forma di sarcofago e presenta in una cornice di bronzo dorato, impreziosito da putti una tavola con l’icona di Santa Maria della Pietà, della scuola di Guido Reni.
Passando al lato sinistro si trova la cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù che presenta una pala d'altare formata da cinque dipinti di santi di diversi artisti del Settecento disposti attorno ad una copia del ritratto del Sacro Cuore di Pompeo Battoni e un grande dipinto circolare in alto con i santi Filippo Neri e Francesco di Paola, opera di Thomas Blanchet.
Seguono la cappella dedicata a S. Giovanni Battista con la pala d’altare opera di Aureliano Milani (1732) che raffigura Il Martirio di S. Giovanni Battista e la cappella dedicata a S. Alessandro.
Sulla parete di controfacciata a sinistra si trova il monumento funebre in stile neoclassico della contessa Caterina Negroni opera di Pietro Tenerani.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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