San Basilio agli Orti Sallustiani - Le Chiese di Roma

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Il Barocco
San Basilio agli Orti Sallustiani
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Chiesa di rito greco-cattolico, le cui origini risalgono alla fine del XVII Secolo, quando i monaci Basiliani presenti a Roma decisero di dotarsi di una propria Chiesa stabile in città.
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Specifiche
Rettoria-Chiesa nazionale (Grecia)-rito greco cattolico
Proprietà
Fondo Edifici di Culto
Affidamento
Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata (OSBI)
Accesso
DOM 11:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
Roma Sacra–Itinerario 5-Elio De Rosa editore-1996;
Fondo Edifici di Culto- San Basilio agli Orti Sallustiani
Indirizzo
Via di San Basilio, 51 – Rione Trevi
Realizzazione
Realizzata tra il 1660 e il 1682
Stile architettonico
Barocco e Rococo
Architetto
Carlo Francesco Bizzaccheri (1656-1721)
da non perdere
Tele del XVII e del XVIII secolo; icone sull’altare
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Storia
E’ una chiesa cattolica di rito greco, La sua costruzione iniziò nel 1660 per il nuovo Ordine Basiliano italiano di Grottaferrata e fu completata nel 1684. Fu consacrata in onore del fondatore dell'ordine dei basiliani, il vescovo greco di Cesarea Cappadocia vissuto nel IV secolo e canonizzato come S. Basilio Magno.
Progettata da Carlo Francesco Bizzaccheri, inizialmente la chiesa fu progettata per il rito latino: c'erano due cappelle laterali e l'altare maggiore era inserito in un'abside; quindi, non c'era l'iconostasi. Successivamente l'abbazia costruì un monastero, un collegio, un seminario e una biblioteca e la chiesa ebbe un importante restauro nel 1862. Dopo l’annessione di Roma al Regno d'Italia, come tutti gli altri conventi della città, il complesso fu sequestrato dal governo; ai monaci fu concesso l'affitto della chiesa e di parte dell'antico monastero e ne rimasero responsabili, ma la sede generalizia dell'ordine venne però trasferita definitivamente a Grottaferrata.
Nel 1881 Papa Leone XIII autorizzò il ripristino del rito bizantino nella sua forma pura e ciò comportò l'inserimento di un'iconostasi lignea e la rimozione degli altari laterali. La chiesa è considerata parte dell'abbazia di Grottaferrata.
Esterno
La facciata, opera del Bizzaccheri, è a due ordini; una coppia di lesene doriche occupa gli angoli del primo piano e sostiene una trabeazione piena con fregio cieco e cornice dentellata. Il portale ha una iscrizione dedicatoria a S. Basilio Magno.
Nel secondo ordine un doppio timpano chiude la facciata su cui si vede il piccolo campanile adagiato sulla parete laterale inferiore sinistra della navata. Il campanile è inclinato rispetto alla facciata perchè l'asse maggiore della chiesa è obliquo rispetto alla strada, e quindi anche alla facciata su di essa prospiciente. Gli edifici monastici si trovano sulla destra e sul retro, dove si trova un piccolo chiostro con portici.
Interno
La chiesa è a unica navata a tre campate, con abside. Le pale d'altare furono conservate quando gli altari furono rimossi; sono di autori ignoti e furono commissionati nel XVII secolo quando fu costruita la chiesa.
Sulla parete destra si trova l'ex cappella di S. Giuseppe, con una pala d'altare raffigurante la Morte di S. Giuseppe. Come in tutte le chiese di rito greco cattolico, il presbiterio è separato dalla navata mediante un'iconostasi lignea ornata da immagini sacre: in alto le sagome lignee del Crocifisso tra la Vergine e S. Giovanni, sopra la porta centrale una Ultima Cena. Nei battenti della porta sono l’Angelo annunziante e la Vergine; in altri pannelli figure di santi. Il soffitto è decorato con lo stemma di S. Basilio, ovvero una colonna ardente.
Sull’altare, sormontato da un baldacchino di legno, si trova una tela seicentesca raffigurante S. Basilio. La volta dell'abside del presbiterio è dipinta di un azzurro intenso, con stelle dorate e la Colomba dello Spirito Santo in una gloria al centro.
Sul lato sinistro della navata si trova la ex Cappella della Madonna, con una pala raffigurante la Madonna col Bambino e Santi cui S. Nilo presenta il modello dell’abbazia di Grottaferrata.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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