Santa Maria del Buon Aiuto - Le Chiese di Roma

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Il Rinascimento
Santa Maria del Buon Aiuto
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E’ una chiesa piccolissima incastonata tra le Mura Aureliane e l'Anfiteatro Castrense, in un luogo in cui può passare sicuramente inosservata nel concitato traffico cittadino.
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Specifiche
Chiesa annessa-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Croce in Gerusalemme
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
da MAR a DOM 10:00-12:00 e  16:30-18:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
turismoroma.it
Indirizzo
Via Nola, 10 – Rione Esquilino
Realizzazione
Eretta nel XV secolo r restaurata nellìOttocento
Stile architettonico
Rinascimentale
Architetto
Ignoto
da non perdere
Affresco della Madonna con il Bambino (Antoniazzo Romano)
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Storia
L’iscrizione posta sul portale d’ingresso ne attribuisce la costruzione a Sisto IV nel 1476. Si racconta infatti che il Papa, mentre stava percorrendo il tragitto tra la basilica di San Giovanni in Laterano e quella di Santa Croce in Gerusalemme, fu sorpreso da un fortissimo temporale, tanto da temere per la propria incolumità. Fu così che per cercare protezione andò a ripararsi sotto un’edicola sacra che si trovava nei pressi, invocando l’aiuto della Madonna che vi era ritratta. A pericolo scampato, Sisto IV fece staccare dal muro l’immagine della Vergine dall’edicola e ordinò l’edificazione di una chiesa a lei dedicata con il titolo del Buon Aiuto, dove è ancora custodita l'immagine sacra.
Per edificare la chiesetta, papa Sisto IV fece demolire la preesistente struttura di Santa Maria de Oblationario così chiamata perché mantenuta dalle oblazioni dei fedeli: questa era anche nota come Santa Maria de Spazolaria, in quanto ogni sera il custode provvedeva a raccogliere, spazzandole, le offerte che i fedeli lasciavano sul pavimento.
L’attuale edificio è stato oggetto di restauri nell’Ottocento.
Esterno
Posta in cima a una breve scala con balaustra, presenta una semplice facciata a capanna, su cui si apre si apre una porta integrata in un architrave nel quale è incisa l'iscrizione dedicatoria a Sisto IV. Al di sopra dell’architrave, una seconda iscrizione recita: “In questo santo loco si prega Dio per le anime del Purgatorio nella santa memoria di Sisto IV”, mentre, sopra la finestra, si distingue lo stemma di papa Sisto IV. Il tetto, a capanna, è ornato, a sinistra, da un piccolo campanile a vela eretto nel XIX secolo.
Interno
L’interno è a pianta rettangolare con volta a crociera che si sviluppa da semi-pilastri poligonali coronati da capitelli corinzi. Sull'altare si conserva il dipinto murale raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuito ad Antoniazzo Romano (XV secolo) che originariamente era collocato nell’edicola presso cui aveva trovato rifugio papa Sisto IV.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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