San Lorenzo in Panisperna - Le Chiese di Roma

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Il Rinascimento
San Lorenzo in Panisperna
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La chiesa sorge sulle pendici del colle Viminale, nel punto più elevato del saliscendi che compie l’omonima via; di origine antichissima, essa venne eretta, secondo la tradizione, al tempo di Costantino, e dedicata al diacono martire Lorenzo.
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Specifiche
Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Ss. Vitale e Compagni Martiri in Fovea
Proprietà
Fondo Edifici di Culto
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
DOM 11:00-12:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Ministero degli Interni-Fondo Edifici per il Culto-S. Lorenzo in Panisperna;
Roma Sacra-Itinerario 30-S. Lorenzo in Panisperna-Elio De Rosa ed-2005;
F. Gizzi - Le Chiese rinascimentali di Roma–Newton-1994
Indirizzo
Via Panisperna, 90 – Rione Monti
Realizzazione
Eretta al tempo di Costantino, fu riedificata nel 1300 e nel 1574
Stile architettonico
Rinascimentale
Architetto
Francesco Capriani da Volterra (1535-1594)
da non perdere
“Gloria di San Lorenzo” di Antonio Bicchierai; Crocifisso del XV secolo; Cripta e graticola di S. Lorenzo
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Storia
La chiesa, secondo la tradizione, venne eretta nel IV secolo all'epoca di Costantino (274-337), sul luogo del martirio di S. Lorenzo. Alla fine del X secolo la chiesa fu affidata ai monaci benedettini, che costruirono accanto a essa un monastero, assurto a notevole importanza sia spirituale che economica nella comunità cristiana del tempo.
Nel 1308, il monastero fu concesso alle Clarisse e la chiesa venne riedificata per essere adattata alle nuove esigenze di clausura con la riduzione a una sola navata e la realizzazione del coro.
La chiesa fu poi ricostruita fra il 1565 e il 1574, probabilmente su progetto di Francesco da Volterra.
Esterno
Attraverso una scalinata a doppia rampa, costruita nel 1893 per superare il dislivello creatosi per gli interventi ottocenteschi dovuti alla sistemazione dell’area del Viminale, si giunge a un portale con timpano spezzato, al centro del quale è situato lo stemma di papa Leone XIII e l’iscrizione dedicatoria. Un cancello immette in un cortile alberato, in cui si trova una statua di S. Brigida, ed in fondo al quale prospetta la chiesa.
La facciata, progettata da Francesco da Volterra risale al 1574: è divisa in due ordini da una cornice marcapiano: l'inferiore, partito da quattro lesene doriche, presenta un portale con battenti lignei del XVII secolo sormontato da un timpano centinato; il superiore, scandito da quattro lesene ioniche, è aperto da un grande oculo sovrastato da un timpano triangolare di coronamento. L'ordine superiore reca l'epigrafe con l'iscrizione dedicatoria.
Interno
L'interno della chiesa si presenta a unica navata, con tre cappelle per lato, coperta con una volta a botte decorata al centro con un dipinto murale raffigurante la Gloria di S. Lorenzo (prima metà del XVIII secolo), affresco di Antonio Bicchierai.
Nella prima cappella del lato destro della chiesa, dedicata a S. Chiara d'Assisi, si conserva un dipinto di S. Chiara, opera di Antonio Nessi (1756). Nella cappella successiva, dedicata ai santi Crispino e Crispiniano, si conserva, all'altare, una pala con i santi Crispino e Crispiniano (XVII secolo); nella terza cappella, dedicata all'Immacolata Concezione, è collocata all'altare una pala con l’Immacolata Concezione (1757), dipinto di Giuseppe Ranucci
Nel presbiterio, rialzato di alcuni gradini, a pianta quadrangolare e coperto da una volta a crociera, presenta, alla parete di fondo, il Martirio di S. Lorenzo (1575-1580), affresco di Pasquale Cati e, all'angolo a destra, un Gesù Cristo crocifisso (XIV secolo), in legno intagliato policromo: davanti a quest'opera S. Brigida si raccoglieva abitualmente in preghiera.
Passando al lato sinistro, subito dopo il presbiterio, si incontra la cappella dedicata al Santissimo Crocifisso che conserva all'altare, pala con Crocifissione di Gesù Cristo (XVIII secolo). Segue la cappella dedicata a S. Brigida di Svezia: qui era custodito il corpo della santa, ora tumulato nel monastero di Vadstena (Svezia) ed è visibile il dipinto di Giuseppe Montesanti con S. Brigida di Svezia che prega di fronte a Gesù Cristo crocifisso (1757).
Infine, nella cappella dedicata a S. Francesco d'Assisi, si conserva il dipinto “Stimmate di S. Francesco” (1757), opera di Niccolò Lapiccola.
Nei sotterranei della chiesa si conserva la graticola su cui S. Lorenzo sarebbe stato martirizzato.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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