Le chiese storiche di Roma
I panorami del centro storico di Roma hanno quasi sempre in comune uno sfondo dominato dalle cupole e dai campanili delle chiese. Dal Gianicolo, dall’Aventino, dal Pincio o dalle terrazze del Vittoriano, le cupole delle chiese tracciano un profilo unico al mondo e sono testimonianza del ruolo che le chiese hanno avuto nella storia architettonica, religiosa, artistica e sociale della città. Le chiese del centro di Roma sono moltissime e la loro storia accompagna quella della capitale da almeno diciotto secoli: solenni, immense e famose, oppure piccole e meno conosciute, ma non per questo meno belle ed eleganti, quasi tutte custodiscono un patrimonio artistico fatto di mosaici, affreschi, dipinti, sculture e conservano al loro interno un’atmosfera ed una storia pronta a raccontarsi a chiunque abbia voglia di vedere ed ascoltare.
Patrimonio immenso, quello delle chiese romane, per fede, arte e storia, che ancora oggi costituisce la grande maggioranza dei “beni culturali” presenti nella città, cosa che appare ancora più evidente ove si considerino le vicende storiche della Roma dei papi. Roma per quindici secoli è stata sede di un potere spirituale e temporale dove pontefici, cardinali, ordini religiosi, famiglie nobili, sovrani e nazioni straniere hanno promosso la costruzione di edifici sacri come fosse una gara per la supremazia della propria magnificenza attraverso la solennità degli edifici e la ricchezza negli arredi di sculture, stucchi, pitture, mosaici.
A Roma si è formato quindi un patrimonio immenso che ha determinato nella città la predominanza dell’architettura religiosa rispetto a quella civile. Predominanza quantitativa, ma anche visiva, con le decine di campanili (soprattutto in epoca medievale) e poi di cupole (dal tardo Quattrocento in poi) che dominavano e ancora dominano lo sfondo dei panorami romani. Il sigillo definitivo a questa egemonia cittadina si può dire sia avvenuto con la fine del Cinquecento, quando è stata innalzata la cupola michelangiolesca della basilica di San Pietro, visibile anche a chilometri di distanza e che diverrà uno dei simboli di Roma, al pari del Colosseo.
Tutto questo enorme insieme di pietre, opere d’arte, e anche di valori di storia, di religione, di fede devota di un’infinità di cittadini romani e pellegrini provenienti da ogni angolo della cristianità attraverso i secoli, è giunto sino a noi anche se si sono dovute registrare dolorose perdite a seguito del rinnovamento edilizio dovuto all’avvento di Roma capitale del Regno d’Italia e poi dagli sventramenti realizzati durante il ventennio fascista.
Questa ricognizione tra le “chiese storiche” romane, intese come quelle erette tra il IV e il XIX secolo, vuole evidenziare ciò che può riservare alla curiosità uno dei patrimoni più importanti di Roma. Siano esse paleocristiane, romaniche, rinascimentali, barocche o neoclassiche, ognuna di queste chiese ha una sua specificità, un’opera che spicca fra tutte le altre o la memoria di un avvenimento o anche solo una leggenda o tradizione che la fa ricordare per sempre.
Racconti
La storia millenaria delle chiese di Roma ha generato racconti, tradizioni dimenticate e curiosità che rappresentano una fonte inesauribile di notizie che fanno emergere aspetti poco conosciuti e particolari dimenticati anche dai romani “moderni”. Messi insieme, questi piccoli racconti evidenziano il lato nascosto di una città che nonostante sia celebrata in tutto il mondo per la sua storia, il patrimonio d’arte e le sue bellezze, mostra un volto sempre nuovo a chi desidera conoscerne gli aspetti più fantasiosi e suggestivi.
Webmaster: Sergio Natalizia
Aggiornamento: 18 gennaio 2025
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