SS Sacramento al Tritone - Le Chiese di Roma

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Sette e Ottocento
Santissimo Sacramento al Tritone
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Conosciuto anche come "Oratorio dell'Angelo Custode", questa piccola chiesa ha la proprietà di essere aperta tutte le ore del giorno per dare accoglienza ai bisognosi e a chi cerca conforto nella preghiera.
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Specifiche
Chiesa annessa-luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Ss. XII Apostoli
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
tutti i giorni 7:30-22:30

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
Roma Sacra–Itinerario 4-Oratorio del Santissimo Sacramento-Elio De Rosa ed.-1995
Indirizzo
Piazza Poli, 11 – Rione Trevi
Realizzazione
Eretta tra il 1576 e il 1596; restaurata nel 1681 e riedificata nel 1727
Stile architettonico
Rococo
Architetto
Carlo Rainaldi (-Domenico Gregorini (1692-1777)
da non perdere
Altare maggiore
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Storia
L'edificio fu costruito come sede dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento della parrocchia di Santa Maria in Via. La costruzione iniziò nel 1576 durante il pontificato di Gregorio XIII ma l'edificio fu completato solo nel 1596. Nel 1681 Carlo Rainaldi curò un restauro, ma l'oratorio fu poi completamente ricostruito da Domenico Gregorini tra il 1726 e il 1730; un altro restauro fu effettuato da Tito Armellini nel 1867. L'edificio è oggi un centro di devozione agli Angeli Custodi.
Esterno
La facciata è a due livelli ed è un bell’esempio di “barocchetto romano”: presenta un profilo ondulato con un elemento centrale convesso affiancato da due elementi esterni concavi, tutti resi in bianco. Sopra l'ingresso ci sono due teste alate di putti sotto un cornicione e l'ingresso è fiancheggiato da due coppie di colonne corinzie con capitelli ionici decorati e che sostengono due metà di un frontone segmentato spezzato e separato con trabeazione che si intromette nel secondo livello. Sulle metà del frontone ci sono due statue reclinate che rappresentano le virtù Fede e Speranza, opera di Paolo Benaglia (1728).
Il livello inferiore è incorniciato da una coppia di lesene rettangolari mentre il livello superiore presenta una finestra centrale a tutto sesto sormontata da una testa di putto alato sotto una curva ogivale, e avente una coppia di colonne fiancheggiate da una coppia di pilastri. Gli elementi esterni del livello superiore hanno finestre verticali a forma rettangolare con un semicerchio alle due estremità. Agli angoli è presente un'altra coppia di lesene corrispondenti a quelle del livello inferiore e sopra queste una coppia di terminali di urne fiammeggianti.
Interno
L’interno della chiesa è ad un’unica navata dominata da una falsa cupola; le superfici delle pareti e della cupola conservano affreschi ottocenteschi di Luigi Martinori. L'altare è in una piccola abside, costituita da una nicchia ad arco e contiene una pala d’altare raffigurante la Sacra Famiglia, opera di Francesco Trevisani e risalente alla riedificazione settecentesca. Le pareti dell’abside contengono due affreschi opera di Pietro Gagliardi del 1854-55 con il profeta David a destra e il sacerdote Aron a sinistra. Nell’abside è presente anche una coppia di cantoria, o palchi a sbalzo per artisti musicali solisti.
La controfacciata è occupata da una cantoria settecentesca sorretta da mensoloni.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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