Il Rinascimento
Santa Maria Porta Paradisi
E’ una piccola chiesa annessa nell‘isolato dell‘Ospedale di San Giacomo, di cui ha seguito le secolari vicende edilizie ed urbanistiche.
Specifiche | Chiesa annessa-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Giacomo in Augusta |
Proprietà | Proprietà privata |
Affidamento | Clero diocesano |
Accesso | MAR e VEN 12:30-15:30; MER e GIO 12:00-13:00 |
Bibliografia | M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891; C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004; Roma Sacra –Itinerario 6-Elio De Rosa editore-1996. |
Indirizzo | Via di Ripetta, 63 – Rione Campo Marzio |
Realizzazione | Facciata originale del 1509, fu ricostruita nel 1523 e ristrutturata nel 1626 |
Stile architettonico | Rinascimentale |
Architetto | Andrea Sansovino (1467-1529)-Antonio da Sangallo il Giovane (1483-1546)- Giovanni Antonio De Rossi (1616-1695) |
da non perdere | Altare maggiore; affreschi e altorilievi marmorei; monumenti funebri |
Storia
Detta anche Santa Maria in Augusta, è un'ex chiesa ospedaliera del XVI secolo. L’origine del nome è stata oggetto di alcune congetture, con ipotesi alternative che la cappella fosse la "Porta del Paradiso" per i moribondi nell'adiacente ospedale del San Giacomo; il suo nome viene collegato anche con la vicinanza della porta d’entrata agli antichi giardini del Mausoleo di Augusto e per questo motivo la chiesa era anche popolarmente chiamata "in Augusta". Le notizie relative alla sua edificazione sono incerte. Certamente ricostruita nel 1523 secondo un disegno di Antonio da Sangallo il Giovane, la chiesa, tra il 1644 e il 1654 fu poi completamente ristrutturata, tranne la facciata che rimase nello stato in cui si trova attualmente. L'architetto dell'edificio fu Angelo Torrone, mentre l'allestimento interno fu curato da Giovanni Antonio De' Rossi. Il campanile fu demolito nel 1727 e non sostituito.
La chiesa è stata adibita a cappella interna dell'ospedale fino alla chiusura di questo nel 2011; in tale occasione fu bloccato l'accesso alla chiesa dagli edifici dell'ospedale, ed è stata ridotta a sede sussidiaria della parrocchia di San Giacomo in Augusta.
Esterno
La facciata presenta due ordini. Nel portichetto progettato dal Sangallo apre il portale d’ingresso rientrante rispetto alla facciata e chiuso da un cancello in ferro. Sopra l'ingresso c'è l'iscrizione dedicatoria e sopra l'epigrafe c'è una cornice fluttuante, e su questa è una statuetta in marmo della Madonna col Bambino di Andrea Sansovino. Sul lato destro dell'ingresso si trova una cassetta per l'elemosina decorata con un rilievo: il disegno mostra un uomo che prega, seduto su una sedia a rotelle e l'iscrizione che si vi trova sotto informa che le donazioni sono destinate a coloro che soffrono di malattie incurabili.
Interno
L'interno, dominato dalla cupola, è a pianta ottagona con profonda abside e due cappelline laterali. Le diagonali dell'ottagono presentano quattro porte, tre delle quali immettono in ambienti laterali e la quarta era comunicante con l'ospedale. L'interno è riccamente decorato con stucchi, marmi policromi, sculture e affreschi; l'intera decorazione è il risultato degli interventi di ammodernamento effettuati nel corso del XVII secolo.
La cupola è divisa in otto settori, congiunti nell'oculo della lanterna che contiene la raffigurazione della Colomba dello Spirito Santo. La decorazione della cupola rappresenta l’Assunzione della Vergine tra Angeli musicanti, opera di Pietro Paolo Ubaldini, autore anche Storie di S. Giacomo poste nelle lunette immediatamente sotto la cupola.
Il presbiterio è a pianta quadrata; le pareti laterali hanno cantorie e sopra queste e l'altare si trovano altri tre archi che, insieme all'arco trionfale, delineano i pennacchi di una piccola cupola. Questa ha un affresco di Dio Padre con l'ostia celeste, opera di Lorenzo Greuter, autore anche del dipinto sulle pareti del 1662: la Presentazione di Maria al Tempio (a destra) e la Nascita della Vergine Maria (a sinistra). I frontoni raffigurano le Virtù Cardinali.
La pala d'altare è una scultura in rilievo di Francesco Brunetti (XVII secolo); mostra un’immagine quattrocentesca della Vergine con il Bambino circondata da un gruppo di angeli e venerata dai santi Giuseppe e Antonio d'Egitto.
Le cappelline laterali sono decorate in modo molto simile: sull'altare di destra è raffigurata la Madonna con S. Anna di Domenico De Rossi; quella di sinistra presenta i santi Giacomo e Giovanni presentati a Gesù, opera di Cosimo Fancelli (XVII secolo).
Le quattro porte laterali sono molto insolite poiché le due che fiancheggiano l’altare maggiore sono anche monumenti funerari. Quello a destra è di Antonio de Burgos (1526), di Baldassarre Peruzzi; quello a sinistra è di Matteo Caccia (1645) opera del Fancelli.
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