Santa Susanna - Le Chiese di Roma

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Il Barocco
Santa Susanna alle Terme di Diocleziano
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Edificata sui resti di due domus romane sovrapposte e luogo del martirio della santa, rappresenta un caposaldo dello stile architettonico che segna l’affermarsi della concezione spaziale barocca.
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Specifiche
Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Camillo de Lellis-Temporaneamente chiusa al culto
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Cistercensi della Stretta Osservanza (OCSO)
Accesso
Temporaneamente non visitabile-restauri in corso
Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Roma Sacra-Itinerario 17–Elio De Rosa editore-2000;
Monache Cistercensi-Chiesa di Santa Susanna in Roma;
santasusanna.it
Indirizzo
Via Venti Settembre, 14 – Rione Trevi
Realizzazione
Edificata nel V secolo, ricostruita nel 1475 e completata nel 1603 con la realizzazione della facciata
Stile architettonico
Manierista e Barocco
Architetto
Carlo Maderno (1556-1629)-Matteo Castelli (1555-1632)
da non perdere
Affreschi sulla vita di S. Susanna di Baldassarre Croce
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Storia
La chiesa fu costruita nel IV secolo, secondo la tradizione, sul sito dove sorgevano le case di Gabino e Caio, rispettivamente padre e zio di S. Susanna; infatti, l’antico toponimo era ad duos domos ("alle due case”) ed era anche il luogo dove la martire fu decapitata nel 294 per essersi rifiutata di sposare il figlio dell'imperatore Diocleziano.
Nei secoli l’edificio conobbe molte modifiche: ristrutturata già nel VII e VIII secolo, nel IX secolo papa Leone III effettuò la prima radicale ricostruzione, che la trasformò in una grande chiesa a pianta basilicale a tre navate. Fu quindi riedificata nel 1475 da papa Sisto IV e di nuovo alla fine del XVI secolo dal cardinale Rusticucci, protettore dell’ordine delle monache cistercensi di San Bernardo alle Terme a cui la chiesa era stata affidata e che ancora occupano una parte del monastero. Questi lavori, terminati nel 1595, portarono alla riduzione dell’aula liturgica a una sola navata con due cappelle laterali, e alla costruzione di una nuova facciata, ultimata nel 1603 da Carlo Maderno.
La chiesa è stata dal 1921 al 2016 chiesa nazionale dei cattolici degli Stati Uniti d'America, sostituita nel 2017 dalla chiesa di San Patrizio a Villa Ludovisi.
Esterno
Primo esempio della concezione spaziale barocca, la facciata, preceduta da una scalinata, si presenta divisa in due ordini divisi da una cornice marcapiano, dove si legge l'iscrizione commemorativa.
L'ordine inferiore, suddiviso in cinque campate, è aperto al centro da un portale sormontato da un timpano triangolare ed affiancato da due nicchie nelle quali sono collocate due sculture raffiguranti S. Felicita e S. Susanna (fine del XVI secolo), opere di Giovanni Antonio Paracca detto il Valsoldo. L'ordine superiore, tripartito da lesene, presenta al centro un grande finestra balconata affiancata da colonne; ai lati nicchie con due sculture raffiguranti S. Caio e S. Gabino (inizio del XVII secolo), opere di Stefano Maderno. A coronamento del prospetto è posto un timpano triangolare che racchiude al centro lo stemma del cardinale Girolamo Rusticucci.
Interno
L'interno della chiesa, riccamente decorato da stucchi, presenta una navata unica, con una cappella per lato. che termina con un'abside semicircolare. La navata è coperta da un soffitto ligneo (1595), attribuito a Baldassare Croce, che al centro reca Maria Vergine e stemmi del cardinale Rusticucci.
Lungo la navata sono presenti alle pareti affreschi con scene della vita di S. Susanna martire romana e della Susanna biblica (1598 - 1601), opera di Baldassare Croce; sui pilastri sin trovano statue di profeti, opera di Giovanni Antonio Paracca detto il Valsoldo.
La cappella laterale destra, dedicata alla Madonna delle Grazie, è decorata con due affreschi moderni raffiguranti S. Bernardo di Chiaravalle e S. Benedetto da Norcia.
Nel presbiterio, rialzato di alcuni gradini e delimitato da una balaustra, l’altare maggiore conserva una pala con il Martirio di S. Susanna (fine XVI secolo), opera di Tommaso Laureti; ai lati, entro nicchie, trovano posto le statue di S. Pietro e S. Paolo (1596 - 1597 ca.), opera del Valsoldo.
L'abside è decorata da affreschi eseguiti nel 1597 da Cesare Nebbia, raffiguranti sulla volta, Gesù Cristo redentore sul catino e alle pareti laterali episodi della vita di S. Susanna. Dietro il presbiterio, separato da una grata in ferro, si apre il coro monastico con un soffitto in legno intagliato a cassettoni.
Nella cappella sinistra, dedicata a S. Lorenzo, è presente all'altare una pala con il Martirio di S. Lorenzo (fine del XVI secolo), opera di Cesare Nebbia; sulla volta e alle pareti, Storie della vita di S. Lorenzo, S. Genesio di Arles e S. Eleuterio papa (1580 - 1589), affreschi di Giovanni Battista Pozzo.
Scavi condotti alla fine del XIX secolo al di sotto della chiesa hanno permesso di
portare alla luce sotto l’altare della cripta una domus romana del III secolo i cui resti sono ancora visibili attraverso la pavimentazione in vetro della sacrestia.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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