Santa Maria del Suffragio - Le Chiese di Roma

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Il Barocco
Santa Maria del Suffragio
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Tra i tanti palazzi aristocratici di via Giulia, si trova questa chiesa edificata con uno scopo preciso: rivolgere preghiere, orazioni e compiere opere buone per le anime dei defunti del Purgatorio.
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Specifiche
Rettoria-luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Giovanni Battista dei Fiorentini
Proprietà
Arciconfraternita di S. Maria del Suffragio
Affidamento
Clero di altra diocesi
Accesso
Da LUN a SAB 7:00-8:00 e 19:00-20:00; DOM 18:30-19:30

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma-Newton Compton-2004;
Roma Sacra – Itinerario 11- Elio De Rosa editore-1997
Indirizzo
Via Giulia, 59 – Rione Ponte
Realizzazione
Eretta tra il 1662 e il 1669
Stile architettonico
Barocco
Architetto
Carlo Rainaldi (1611-1691)
da non perdere
Pala dell’altare maggiore; volta dell’abside
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Storia
La chiesa fu costruita tra il 1662 e il 1669 su progetto di Carlo Rainaldi, per l'Arciconfraternita della Beata Vergine Maria del Suffragio, il cui scopo era quello di rivolgere preghiere in suffragio delle anime del Purgatorio. Dal 1670 al 1685 si protrassero i lavori dell’interno che si presenta attualmente secondo le modifiche apportate da Tito Armellini con i restauri del 1868.
Esterno
La facciata presenta due ordini ed è coronata da un grande timpano triangolare. Nell’ordine inferiore aprono tre portali. Sopra, tra lesene ioniche, apre una grande finestra triangolare.
Sul lato sinistro della facciata si trova il campanile contenente tre aperture ad arco triangolare per le campane e un piccolo frontone triangolare di coronamento.
Interno
L’interno presenta una navata unica con tre cappelle laterali per lato ed è coperta da una volta a botte. L'affresco della volta della navata raffigura la Madonna Incoronata Regina del Cielo, opera di Cesare Mariani (1868).
La prima cappella a destra è dedicata alla Natività; presenta affreschi settecenteschi di Giovan Battista Natali, raffiguranti Il Sogno di Giuseppe, La Natività e L'Adorazione dei Magi. Due monumenti sepolcrali sono posti nella parte inferiore delle pareti laterali.
La seconda cappella a destra è la cappella Petrosini, progettata dal Rainaldi e dedicata a Maria Consolatrice degli afflitti, raffigurata nella pala d’altare. Alle pareti laterali si trovano i dipinti con il Sacrificio di Isacco, opera di Girolamo Troppa, e il Sogno di Giacobbe di Giacinto Calandrucci (della fine del Seicento). Segue la cappella Marcaccioni, allestita da Giovanni Battista Contini; conserva una Nascita della Madonna e un’Adorazione dei Magi. Inizialmente la decorazione pittorica fu opera di Niccolò Berrettoni che la lasciò incompiuta nel 1682; gli subentrò Giuseppe Chiari, autore anche dell’affresco nella volta. Nella cappella sono presenti memorie sepolcrali della famiglia Marcaccioni.
Il presbiterio, progettato dal Rainaldi, presenta all’altare maggiore la pala raffigurante la Madonna del suffragio con le anime del Purgatorio è di Giuseppe Ghezzi (XVII secolo). Gli affreschi delle pareti laterali sono di Giovanni Battista
Benaschi, raffiguranti La Resurrezione di Lazzaro e Daniele nella fossa dei leoni. Il Benaschi è anche autore degli affreschi della volta e del lunettone che raffigurano l’Assunta portata in gloria dagli Angeli e l’Eterno tra Angeli e cherubini.
Passando al lato sinistro si trova la cappella Mazzetti in cui è conservato un grande crocifisso ligneo del XVIII secolo. A S. Giuseppe Calasanzio è dedicata la cappella seguente; sull’altare è un dipinto di autore ignoto del XVIII secolo raffigurante S. Giuseppe Calasanzio con il Bambino. Sulle pareti due dipinti di Sebastiano Ceccarini con Storie del santo.
Segue infine la cappella Armellini, dedicata ai santi Giacinto e Caterina da Siena; la pala d'altare è di Daniele Seiter e raffigura la Madonna con il Bambino e i santi Giacinto e Caterina da Siena. Gli affreschi sulle pareti laterali sono di Giovanni Battista Cimini (ultimo quarto del Seicento).
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GALLERY

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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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