Ss Marcellino e Pietro al Laterano - Le Chiese di Roma

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Sette e Ottocento
Santi Marcellino e Pietro al Laterano
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E’ una delle chiese più antiche di Roma: un’iscrizione rinvenuta nelle fondamenta ne attesterebbe la costruzione nel IV secolo ma fu completamente riedificata nel Settecento.
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Specifiche
Parrocchia Diocesana
Proprietà
Fondo Edifici di Culto
Affidamento
Clero diocesano
Accesso
7:00- 12:00  16:00-19:00

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Fondo Edifici di Culto-Santi Marcellino e Pietro al Laterano;
F. Gizzi - Le Chiese di Roma del Sette e Ottocento-Newton-1995
Indirizzo
Via Labicana, 1 – Rione Monti
Realizzazione
Chiesa originaria del XIII secolo, ricostruita integralmente nel 1751
Stile architettonico
Rococo
Architetto
Gerolamo Theodoli (1677-1766)
da non perdere
Dipinti del Settecento e reliquie dei Ss. Marcellino e Pietro e di S. Marzia
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Storia
La prima chiesa fu costruita alla fine del IV secolo da papa Siricio, a breve distanza dalla catacomba omonima posta sulla via Labicana (oggi via Casilina): l'annesso ospizio divenne un centro molto importante per l'accoglienza dei pellegrini che giungevano a Roma, che poi nel XV secolo fu trasferito a San Giovanni in Laterano come Ospedale del Salvatore.
L'edificio fu restaurato più volte nei secoli successivi, in modo particolare alla metà del XIII secolo per ospitarvi le reliquie dei santi Marcellino e Pietro e di S. Marzia.
Nel 1751 Benedetto XIV incaricò Girolamo Theodoli di ricostruire radicalmente l'edificio sacro.
Esterno
La chiesa, posta al di sotto del piano stradale, ad indicare la sua antica fondazione, presenta un impianto architettonico costituito da un dado basamentale, scandito in facciata da grandi paraste ioniche. In facciata apre un portale in travertino ed è sormontata da un timpano con l’iscrizione dedicatoria che corre sull’architrave per tutta la larghezza; la cupola a gradoni poggia su di un alto tamburo circolare in cui si aprono finestroni ovali. Lo stemma e l'iscrizione che corre sulla facciata ricordano la ricostruzione effettuata nel 1751 da papa Benedetto XIV.
Interno
L'interno presenta una pianta a croce greca con un presbiterio absidato e due cappelle laterali.
Il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, si conclude con l'abside semicircolare; sull’altare maggiore si trova una pala settecentesca realizzata da Gaetano Lapis raffigurante il "Martirio dei Santi Marcellino e Pietro"; sotto la mensa dell'altare è conservata un'urna in porfido contenente le reliquie della martire S. Marzia.
Nei due bracci laterali della chiesa si aprono altrettante cappelle: sulla destra, in quella dedicata a S. Gregorio Magno, è collocato un dipinto di Filippo Evangelisti raffigurante la Messa di S. Gregorio Magno (1752 ca.). Accanto c'è un'altra piccola cappella, alla quale si accede attraverso una porta, dedicata alla Madonna di Lourdes.
La cappella sul lato sinistro è dedicata alla Madonna del Carmine, si conserva una tela con la Madonna con Gesù Bambino in gloria, S. Giuseppe e S. Teresa d'Avila (XVIII secolo), di autore ignoto. Anche qui, come sull’altro lato, si accede ad un’altra piccola cappella, dedicata al Crocifisso.
Nella controfacciata sulla sinistra si trova l'immagine dei SS. Marcellino e Pietro, qui collocata nel 1256, con un'iscrizione che ricorda i restauri fatti eseguire in quell’anno da Alessandro IV.
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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