Gesù Bambino all'Esquilino - Le Chiese di Roma

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Sette e Ottocento
Gesù Bambino all'Esquilino
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Sorge di fronte alla basilica di Santa Pudenziana ed è annessa al convitto e alla Casa Generalizia delle Suore Oblate del Bambino Gesù.
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Specifiche
Chiesa annessa- luogo sussidiario di culto della parrocchia di S. Maria Maggiore in S. Vito
Proprietà
Ente Religioso Cattolico
Affidamento
Suore oblate del S. Bambino Gesù (O.B.G.)
Accesso
Liturgie riservate

Bibliografia
M. Armellini-Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX-1891;
C. Rendina - Le Chiese di Roma – Newton Compton -2004;
Roma Sacra-Itinerario 28–Elio De Rosa editore-2004
F. Gizzi - Le Chiese di Roma del Sette e Ottocento-Newton-1995
Indirizzo
Via Urbana, 1 – Rione Monti
Realizzazione
Edificata tra il 1713 e il 1736
Stile architettonico
Neoclassico
Architetto
Alessandro Specchi (1668-1792)-Carlo Buratti (1651-1734)-Ferdinando Fuga (1699-1781)
da non perdere
Altare maggiore con Natività di Giovanni Battista Gagliardi; Cappella del Nazareno di Virginio Vespignani
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Storia
Annessa al convitto e alla casa generalizia delle Suore Oblate del Santo Bambino Gesù, fu edificata sotto il pontificato di Clemente XII, inizialmente su progetto di Alessandro Specchi a partire dal 1713, cui subentrarono Carlo Buratti e soprattutto Ferdinando Fuga, che portò a termine la chiesa nel 1736. Il convitto invece, che occupa un intero isolato, fu portato a termine nel 1882 da Andrea Busiri Vici.
Esterno
La chiesa era preceduta da una doppia rampa di scale, demolite dopo l'unità d'Italia per le opere di innalzamento del livello stradale. La facciata presenta una tipica struttura tardobarocca con un’ampia zona centrale fiancheggiata da due zone strette leggermente arretrate. In cima agli angoli esterni della facciata si trovano una coppia di grandi terminali di urne fiammeggianti.
La cupola è un piattino rotondo in tegole, con otto nervature di coppi che si incontrano in un terminale a fungo. Il basso tamburo circolare presenta otto finestre ellittiche e un cornicione modanato fortemente aggettante. Un minuscolo campanile è attaccato al fianco del tetto sul lato sinistro.
Il portale d’ingresso si presenta semplice nelle sue forme, mentre più elegante e fastosa appare la grande finestra superiore ornata da uno stemma con festoni.
Interno
L’interno è a croce greca e di forma rotonda con cupola a catino e tre altari. Subito dopo l'ingresso si trova un ampio vestibolo dal soffitto basso e quindi la cupola, opera di Ferdinando Fuga, che domina lo spazio interno: è caratterizzata da otto larghi costoloni convergenti su un oculo contenente la Colomba dello Spirito Santo in gloria. Non c'è lanterna. I settori contengono un bouquet floreale conico in stucco bianco su oro, che scaturisce dalle otto finestre ovali del tamburo della cupola. I pennacchi presentano affreschi di Giovanni Battista Gagliardi raffiguranti Angeli.
Sulla destra dell'ingresso sulla destra si trova la Cappella della Passione, realizzata nel 1856 da Virginio Vespignani: presenta decorazioni in stucco dorato è caratterizzata da tralci floreali e cassettoni geometricamente complessi sulle volte del soffitto. In una piccola abside si trova una statua lignea dipinta di Gesù coronato di spine. Due dipinti di Francesco Grandi raffigurano l' Arresto di Cristo nel Getsemani e la Flagellazione di Cristo; nelle nicchie sono presenti statue marmoree degli Evangelisti, opera di Stefano Galletti (XIX secolo).
Segue la cappella di S. Agostino con una pala d'altare del 1736 di Domenico Maria Muratori raffigurante Il trionfo di S. Agostino sull'eresia.
Il presbiterio è illuminato da finestre laterali e nella volta a botte si trova l'affresco con Gesù Bambino, di Giovanni Battista Gagliardi (XIX secolo). L'altare maggiore presenta una pala d'altare con la Natività, anch’essa del Gagliardi.
A sinistra è la cappella di S. Andrea Corsini dove è conservata una pala raffigurante l'Apparizione della Vergine a S. Andrea Corsini, opera di Giacomo Zoboli (XVIII secolo).
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Sergio Natalizia-Le chiese di Roma
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